Il periodo successivo al diploma è un crocevia di scelte cruciali per i giovani neodiplomati.
Molti si chiedono: “Qual è il percorso migliore per me?” Se la sostenibilità e l’innovazione ti appassionano e desideri avere un impatto tangibile sul futuro del nostro pianeta, il ruolo dell’Energy Manager potrebbe essere quello più adatto a te.
Il cambiamento climatico è una delle sfide globali più pressanti del nostro tempo e l’Energy Manager gioca un ruolo cruciale in questa battaglia, lato della professione intrinsecamente legato all’impegno sociale.
L’Energy Manager, o Gestore dell’Energia, è una figura professionale sempre più fondamentale nel panorama lavorativo contemporaneo
Ma come si fa a diventare Energy Manager? Scopriamolo insieme.
I corsi ITS: come diventare Energy Manager
La professione dell’Energy Manager, data la sua crescente importanza in un mondo sempre più orientato alla sostenibilità, può essere raggiunta attraverso diverse vie formative, tra cui i corsi energy manager ITS.
L’Istituto Tecnologico Superiore (ITS) è un ente di formazione post-diploma che offre corsi di alta formazione orientati a specifici settori produttivi. I percorsi offerti sono fortemente connessi alle esigenze del mercato del lavoro e presentano un forte legame con il mondo imprenditoriale, garantendo una preparazione pratica e altamente specializzata
Gli ITS, rispondendo alle esigenze di un mondo in rapida evoluzione, hanno introdotto percorsi formativi dedicati all’efficienza energetica e alla sostenibilità. L’obiettivo di questi corsi è formare Energy Manager qualificati, capaci di gestire e ottimizzare i consumi energetici nelle aziende e nelle istituzioni, con un occhio sempre attento all’impatto ambientale.
Corso Energy Manager: la struttura
Un tipico corso Energy Manager ITS ha una durata di 4 semestri, ovvero due anni, e prevede:
- formazione teorica – studi su principi di termodinamica, fonti di energia rinnovabile, legislazione energetica, ed efficienza energetica.
- laboratori e simulazioni – apprendimento pratico su come effettuare audit energetici, interpretare dati e implementare soluzioni sostenibili.
- stage e tirocini – periodi di formazione pratica direttamente in aziende ed enti, per mettere in pratica le competenze acquisite e confrontarsi con la realtà lavorativa.
Tra le materie di studio principali troverai:
- tecnologie energetiche – comprendono lo studio delle diverse fonti di energia, le tecnologie per la loro conversione e gli impianti associati.
- audit energetico – tecniche e metodologie per analizzare e valutare i consumi energetici di un’entità, identificando punti di inefficienza e proponendo soluzioni.
- economia e gestione dell’energia – approfondimenti sul quadro normativo, incentivi, e strumenti economici legati all’energia.
- sostenibilità ambientale – principi di ecologia, impatti ambientali dell’energia, e strategie per una produzione e un consumo energetico sostenibile.
Frequentare un corso Energy Manager ITS ti darà anche accesso a una vasta rete di professionisti, aziende e altri studenti con i tuoi stessi interessi. Questo network sarà fondamentale per la tua crescita professionale e per trovare opportunità di lavoro dopo il diploma.
Al termine del percorso formativo per diventare Energy Manager, i diplomati ITS sono pronti per inserirsi nel mondo del lavoro, con competenze specifiche e altamente richieste.
Molti di loro trovano occupazione in aziende di produzione, enti pubblici, studi di consulenza energetica, o iniziative legate all’efficienza energetica e alle energie rinnovabili.
Corso Energy Manager: un impatto sociale oltre l’efficienza energetica
La figura dell’Energy Manager è principalmente associata all’efficienza energetica e ai risparmi economici, ma vi è una parte della professione altrettanto importante, legata all’impegno sociale che rispecchia il crescente bisogno di società e aziende di operare in maniera responsabile, rispettando l’ambiente e la comunità in cui operano.
L’Energy Manager non si limita a implementare soluzioni all’interno di aziende o enti: ha anche il compito di educare e sensibilizzare i dipendenti e la comunità circostante sull’importanza del risparmio energetico.
L’accesso all’energia è un diritto fondamentale, ma in molte aree del mondo, soprattutto nei Paesi in via di sviluppo, questo diritto non è garantito.
L’Energy Manager può lavorare in progetti di cooperazione internazionale, contribuendo a garantire l’accesso all’energia in aree disagiate, promuovendo soluzioni sostenibili e riducendo la dipendenza da fonti energetiche inquinanti o non rinnovabili.
Seminari, workshop e campagne informative sono strumenti attraverso cui l’Energy Manager può diffondere una cultura della sostenibilità, promuovendo comportamenti responsabili a livello individuale e collettivo.
Cosa fa un Energy Manager?
L’Energy Manager è responsabile dell’ottimizzazione dei consumi energetici in aziende ed enti, promuovendo soluzioni sostenibili e strategie di risparmio energetico.
L’obiettivo? Ridurre l’impatto ambientale e, al contempo, garantire efficienza e risparmi economici.
Ma cosa significa realmente fare l’Energy Manager? E come si traducono le sue responsabilità nel quotidiano?
- Analisi e monitoraggio dei consumi
Uno dei principali compiti dell’Energy Manager è monitorare e analizzare i consumi energetici di un’organizzazione. Ciò significa tenere traccia di quanto energia viene consumata, quando e come. Grazie a sistemi avanzati di monitoraggio, l’Energy Manager può identificare picchi di consumo, inefficienze o aree in cui l’energia viene sprecata.
- Promozione di soluzioni sostenibili
Non si tratta solo di risparmiare energia, ma anche di utilizzarla nel modo più sostenibile possibile. Questo potrebbe significare l’adozione di fonti di energia rinnovabile, come il solare o l’eolico, o l’implementazione di tecnologie più efficienti, come l’illuminazione LED o i sistemi di riscaldamento ad alta efficienza.
- Strategie di Risparmio Energetico
L’Energy Manager sviluppa e attua strategie per ridurre il consumo energetico. Questo può includere la modifica di comportamenti all’interno dell’organizzazione, come incoraggiare gli impiegati a spegnere le luci o gli apparecchi elettronici quando non sono in uso, o investire in isolamento per ridurre i costi di riscaldamento e raffreddamento.
- Collaborazione con Stakeholders
L’Energy Manager lavora a stretto contatto con vari reparti all’interno di un’organizzazione, dal management ai team tecnici, per garantire che le strategie energetiche siano implementate correttamente. Spesso collabora anche con fornitori esterni, come le compagnie energetiche o le società di consulenza, per identificare opportunità di risparmio o per negoziare tariffe energetiche più vantaggiose.
- Riduzione dell’Impatto Ambientale
Oltre a garantire efficienza e risparmi economici, l’Energy Manager ha il compito cruciale di ridurre l’impatto ambientale dell’organizzazione. Ciò significa non solo ridurre le emissioni di carbonio, ma anche minimizzare altri impatti ambientali come l’inquinamento dell’acqua o l’uso eccessivo di risorse.
In sintesi, la figura dell’Energy Manager è un punto di riferimento per tutte le questioni legate all’energia all’interno di un’organizzazione. Con una combinazione di competenze tecniche, capacità analitiche e una profonda comprensione delle questioni ambientali, questi professionisti stanno guidando la strada verso un futuro più sostenibile ed efficiente.
Perché diventare Energy Manager?
Il mercato del lavoro è in continua evoluzione e la sostenibilità è diventata una priorità in molti settori. Diventare Energy Manager significa:
- essere al centro dell’innovazione, sempre aggiornato sulle ultime tecnologie e soluzioni per rendere le aziende sempre più green;
- avere un impatto reale sul futuro, contribuendo direttamente alla lotta contro il cambiamento climatico, rendendo le aziende più sostenibili e riducendo le emissioni di co2;
- opportunità di carriera e tendenze del mercato – il settore energetico è in rapida crescita, la domanda di professionisti specializzati in gestione energetica è in aumento, rendendo questa professione una delle più richieste e remunerative;
- contributo all’economia locale, promuovendo soluzioni energetiche sostenibili si può stimolare lo sviluppo dell’economia locale. L’adozione di fonti rinnovabili, come il solare o l’eolico, può creare nuovi posti di lavoro e incentivare la ricerca e l’innovazione. Inoltre, i risparmi economici ottenuti dalle strategie di efficienza energetica possono essere reinvestiti nella comunità, supportando iniziative sociali o progetti di sviluppo.
- contribuire alla tutela della salute pubblica – l’inquinamento atmosferico, spesso causato dalla combustione di combustibili fossili, ha gravi ripercussioni sulla salute pubblica. L’Energy Manager, riducendo la dipendenza da queste fonti e promuovendo soluzioni più pulite, contribuisce a migliorare la qualità dell’aria e, di conseguenza, la salute delle persone.
Diventare Energy Manager significa svolgere una professione che trascende la mera efficienza energetica.
Si tratta di una figura che ha un profondo impatto sociale, lavorando per costruire un futuro più sostenibile, equo e salutare per tutti.
Se desideri una carriera dinamica, innovativa e con un forte impatto sul futuro del nostro pianeta, scegli uno dei corsi Energy Manager ITS, ti forniranno tutte le competenze e le conoscenze necessarie per iniziare questo percorso ricco di soddisfazioni, personali e professionali.